Informazioni utili sugli incentivi statali del "Conto Energia"

Domande e risposte rapide per capire in che modo gli incentivi statali del "Conto Energia" consentono di realizzare impianti a costo zero e che, anzi, fanno guadagnare.

DomandaCosa significa ottenere incentivi “in conto energia”?

DomandaIo posso beneficiare di questi incentivi?

DomandaPotrò beneficiare anche di altri vantaggi?

DomandaChi deve fornirmi questi incentivi?

DomandaPer quanto potrò ricevere gli incentivi statali?

DomandaQuanto riceverò in pratica con queste tariffe incentivate per il fotovoltaico?

DomandaPosso realizzare impianti fotovoltaici distanti dall’effettivo luogo di utilizzo dell’energia prodotta?

DomandaSe possiedo più immobili in luoghi differenti, posso presentare una domanda per ognuno di essi?

DomandaPosso cumulare benefici di altri incentivi con quelli del Conto Energia?

DomandaQuante tipologie di impianto fotovoltaico si possono realizzare?

DomandaCosa si intende per “Servizio di scambio sul posto”?

DomandaPosso ottenere i benefici del Conto Energia anche se realizzo un impianto col finanziamento di un istituto bancario?

DomandaSe possiedo un immobile dato in affitto a terzi, posso installarvi un impianto con relativo contatore al fine di immettere energia in rete, anche se non ho nessun contatore a me intestato per ricevere energia in quel luogo?

DomandaPosso installare un impianto fotovoltaico che produca più energia del mio fabbisogno?

DomandaSe abito in un condominio, posso installare un impianto impegnando anche parti comuni?

DomandaPosso realizzare due domande per uno stesso sito in due trimestri successivi?

DomandaPer risparmiare, posso realizzare un impianto utilizzando parti già utilizzate in altre installazioni fotovoltaiche?

DomandaUna volta che il mio impianto è entrato in funzione, come comunico le letture al GSE?

DomandaChi sono il gestore della rete locale e il distributore locale?

DomandaQuando comincerei a ricevere effettivamente gli incentivi?

DomandaOgni quanto riceverò i pagamenti per l’energia prodotta?

DomandaIn che altri modi posso trarre guadagno con il mio impianto fotovoltaico?

DomandaCosa devo fare per poter ottenere gli incentivi?

DomandaCome devo comportarmi per preparare la documentazione necessaria all’ottenimento degli incentivi e del premio per il consumo efficiente?

DomandaA chi invio la richiesta per aver diritto agli incentivi e al premio aggiuntivo?

DomandaDove posso vedere la documentazione per la richiesta?

DomandaDevo accompagnare la richiesta con una marca da bollo?

DomandaNel modulo per la richiesta è presente l’espressione “Denominazione dell’impianto”, cosa significa?

DomandaCome rilevo la data in cui il mio impianto fotovoltaico entra in funzione?

DomandaCome posso fare per accedere al portale del GSE?

DomandaChe documenti devo allegare alla richiesta di attribuzione della tariffa incentivata?

DomandaÈ necessaria anche una fotocopia della mia carta d’identità in allegato alla richiesta?

DomandaDevo allegare anche una copia del certificato di proprietà dell’immobile?

DomandaDevo presentare un preventivo di spesa?

DomandaPosso farmi aiutare da un esperto in questo campo?

DomandaIn che modo devo compilare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà?

DomandaFino a quando sarà incentivata la produzione di energia rinnovabile?

DomandaSe avessi la necessità di fermare il mio impianto nei prossimi 20 anni, il gestore di rete può impedirmelo?


Cosa significa ottenere incentivi “in conto energia”?

Mentre come abbiamo detto è possibile ottenere particolari finanziamenti per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, sono altrettanto disponibili incentivi statali per favorire la produzione di energia solare rendendo estremamente appetibili le tariffe al kWh con cui essa verrà remunerata per un certo numero di anni.

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Io posso beneficiare di questi incentivi?

Per beneficiare di questi incentivi basta essere soggetti responsabili di installazioni fotovoltaiche conformi ai requisiti del DM 19 febbraio 2007 e che non abbiano già ricevuto gli incentivi previsti dai decreti interministeriali del 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006.

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Potrò beneficiare anche di altri vantaggi?

, è prevista una interessante formula per regolare il pagamento del suo consumo elettrico, infatti nel caso consumasse la stessa quantità di energia prodotta, non sarebbe soggetto ad alcun pagamento, se il consumo fosse superiore alla produzione pagherebbe soltanto la differenza, mentre se il consumo risultasse inferiore, la quantità di energia in eccedenza sarebbe “memorizzata” e resa disponibile negli anni a venire.

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Chi deve fornirmi questi incentivi?

È il Gestore dei Servizi Elettrici – GSE che si occupa dell’erogazione di tali incentivi.

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Per quanto potrò ricevere gli incentivi statali?

Gli incentivi statali per la produzione di energia fotovoltaica sono previsti per i primi 20 anni di attività dell’impianto, al termine dei quali si continua comunque a beneficiare del guadagno derivante dallo scambio sul posto dell’energia elettrica o dalla remunerazione dell’eccedenza fornita alla rete sempre per quanto riguarda gli impianti da meno di 200 kWp.

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Quanto riceverò in pratica con queste tariffe incentivate per il fotovoltaico?

Il valore delle tariffe è legato alle dimensioni dell’impianto e dal suo livello di integrazione architettonica ed esso rimane tale per tutti i 20 anni di durata degli incentivi.
Ci si può fare un’idea dell’entità di tali tariffe osservando la tabella seguente, dove sono indicate le varie tariffe in relazione alla potenza e, appunto, al suo livello di integrazione:

Taglia di potenza dell’impianto Non integrato (€/kWh) Parzialmente integrato (€/kWh) Integrato (€/kWh)
1 kW ≤ P ≤ 3 kW 0,40 0,44 0,49
3 kW < P ≤ 20 kW 0,38 0,42 0,46
P > 20 kW 0,36 0,40 0,44

Per tutte le taglie, i valori delle tariffe sopramenzionati sono riferiti ad impianti entrati in esercizio nel periodo intercorrente fra il 13 aprile 2007 (data di emanazione della Delibera AEEG n°90/07, prevista dal DM 19 febbraio 2007)ed il 31 dicembre 2008.
Per gli impianti entrati in esercizio nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, le tariffe sono decurtate del 2% per ciascuno degli anni di calendario successivi al 2008, con arrotondamento alla terza cifra decimale.
Le suddette tariffe sono incrementate del 5% (con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale) nei seguenti casi, non cumulabili fra di loro:

  • impianti maggiori di 3 kW di potenza non integrati architettonicamente, i cui soggetti responsabili impiegano l’energia elettrica prodotta in modo tale da conseguire il titolo di auto produttori (ai sensi dell’art. 2, comma 2 del D. Lgs. n. 79/99 e successive modifiche e integrazioni);
  • impianti i cui soggetti responsabili sono scuole pubbliche o paritarie di qualunque ordine e grado o strutture sanitarie pubbliche;
  • impianti integrati (integrazione “totale” ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera b3) del DM 19 febbraio 2007) in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto realizzati in superfici esterne degli involucri di:
    • edifici,
    • fabbricati,
    • strutture edilizie di destinazione agricola;
  • impianti i cui soggetti sono Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti in base all’ultimo censimento ISTAT (incluse Municipalità e Circoscrizioni, sempre che abbiano una loro autonomia e siano sotto i 5000 abitanti);
  • per gli impianti fotovoltaici operanti in regime di scambio sul posto e che alimentano, anche parzialmente, utenze ubicate all’interno o asservite ad unità immobiliari di edifici (ai sensi dell’articolo 2, comma 1 del D. Lgs. n. 192/05) è prevista l’applicazione di un premio aggiuntivo abbinato ad un uso efficiente dell’energia.

L’articolo 1 comma 173 della legge 244 del 24/12/2007- Legge Finanziaria 2008 - prevede che “Nell'ambito delle disponibilità di cui all'articolo 12 del DM 19 febbraio 2007, gli impianti fotovoltaici i cui soggetti responsabili sono enti locali sono considerati rientranti nella tipologia dell'impianto, di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b3), del medesimo decreto, ovvero hanno diritto alla tariffa incentivante come totale integrazione.
Per gli anni successivi al 2010, le tariffe sono ridefinite con appositi decreti interministeriali, in mancanza dei quali si continueranno ad applicare le tariffe definite per gli impianti che entrano in esercizio nel 2010.

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Posso realizzare impianti fotovoltaici distanti dall’effettivo luogo di utilizzo dell’energia prodotta?

, è consentito per le installazioni che non accedono alla disciplina di cui all’art. 6 del DLgs. 387/03 denominata “Servizio di scambio sul posto”.

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Se possiedo più immobili in luoghi differenti, posso presentare una domanda per ognuno di essi?

Anche in questo caso , infatti è consentito dalla Delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas n° 188/05 art. 3.1.

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Posso cumulare benefici di altri incentivi con quelli del Conto Energia?

La cumulabilità di altri incentivi con il Conto Energia è regolata dall’art. 10 del DM 28 luglio 2005, che prevede l’incompatibilità con:

  • incentivi in conto capitale oltre il 20 % dell’investimento;
  • incentivi derivanti dal programma “tetti fotovoltaici” del Ministero dell’Ambiente;
  • certificati verdi;
  • titoli di efficienza energetica.

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Quante tipologie di impianto fotovoltaico si possono realizzare?

Il decreto ministeriale prevede 3 principali tipologie di impianto, che a loro volta possono essere di varie tipologie specifiche.

Impianto fotovoltaico totalmente integrato a Modigliana (FC)

Impianto fotovoltaico Integrato: è un impianto fotovoltaico i cui pannelli sono completamente integrati in elementi di arredo urbano e viario, superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione secondo le tipologie indicate nella seguente tabella (Allegato 3 del DM 19 febbraio 2007):


Tipologia specifica Descrizione
1 Sostituzione dei materiali di rivestimento di tetti, coperture, facciate di edifici e fabbricati con moduli fotovoltaici aventi la medesima inclinazione e funzionalità architettonica della superficie rivestita.
2 Pensiline, pergole e tettoie in cui la struttura di copertura sia costituita dai moduli fotovoltaici e dai relativi sistemi di supporto.
3 Porzioni della copertura di edifici in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano il materiale trasparente o semitrasparente atto a permettere l’illuminamento naturale di uno o più vani interni.
4 Barriere acustiche in cui parte dei pannelli fonoassorbenti siano sostituiti da moduli fotovoltaici.
5 Elementi di illuminazione in cui la superficie esposta alla radiazione solare degli elementi riflettenti sia costituita da moduli fotovoltaici.
6 Frangisole i cui elementi strutturali siano costituiti dai moduli fotovoltaici e dai relativi sistemi di supporto.
7 Balaustre e parapetti in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano gli elementi di rivestimento e copertura.
8 Finestre in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano o integrino le superfici vetrate delle finestre stesse.
9 Persiane in cui i moduli fotovoltaici costituiscano gli elementi strutturali delle persiane.
10 Qualsiasi superficie descritta nelle tipologie precedenti sulla quale i moduli fotovoltaici costituiscano rivestimento o copertura aderente alla superficie stessa.

Impianto fotovoltaico parzialmente integrato a Faenza (RA)

Impianto fotovoltaico parzialmente integrato: è l’impianto i cui moduli sono posizionati su elementi di arredo urbano e viario, superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione nelle tipologie elencate nella seguente tabella (Allegato 2 del DM 19 febbraio 2007):


Tipologia specifica Descrizione
1 Moduli fotovoltaici installati su tetti piani e terrazze di edifici e fabbricati. Qualora sia presente una balaustra perimetrale, la quota massima, riferita all'asse mediano dei moduli fotovoltaici, deve risultare non superiore all’altezza minima della stessa balaustra.
2 Moduli fotovoltaici installati su tetti, coperture, facciate, balaustre o parapetti di edifici e fabbricati in modo complanare alla superficie di appoggio senza la sostituzione dei materiali che costituiscono le superfici d’appoggio stesse.
3 Moduli fotovoltaici installati su elementi di arredo urbano, barriere acustiche, pensiline, pergole e tettoie in modo complanare alla superficie di appoggio senza la sostituzione dei materiali che costituiscono le superfici d’appoggio stesse.

Impianto fotovoltaico non integrato a Faenza (RA)

Impianto fotovoltaico non integrato: è l’impianto con moduli ubicati al suolo, ovvero con moduli collocati, con modalità diverse da quanto sopra indicato, sugli elementi di arredo urbano e viario, sulle superfici esterne degli involucri di edifici, di fabbricati e strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione.


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Cosa si intende per “Servizio di scambio sul posto”?

Il servizio di scambio sul posto, previsto dalla Delibera AEEG 28/06, consente un meccanismo di bilanciamento tra consumo e produzione di energia elettrica per i titolari di impianti non superiori a 200 kWp, infatti il gestore della rete a cui è connesso un impianto fotovoltaico regola il pagamento delle bollette da richiedere all’utente in base al rapporto tra l’energia che esso ha prodotto e ceduto, e l’energia che ha consumato; prevedendo in questo modo, come è già stato detto sopra, il pagamento della sola differenza in caso di consumo maggiore, accumulo dell’energia eccedente in caso di produzione maggiore e nessun pagamenti in caso di perfetto equilibrio tra consumo e produzione.

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Posso ottenere i benefici del Conto Energia anche se realizzo un impianto col finanziamento di un istituto bancario?

Certo, finanziamenti di questo tipo sono perfettamente compatibili con il Conto Energia, ecco una lista degli istituti che finora hanno sotto scritto un accordo quadro col GSE e a cui è possibile rivolgersi per ottenere ulteriori informazioni:

  • Banca Arditi Galati
  • Biverbanca Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli
  • Cassa dei Risparmi di Forlì e Romagna
  • Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti
  • Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
  • Cassa di Risparmio di Ravenna
  • Cassa di Risparmio di Venezia
  • Cassa di Risparmio in Bologna
  • Credito Cooperativo Valdinievole
  • Banca di Palermo
  • Banca Popolare di Sondrio
  • Banca Reggiana
  • Banca Sella
  • Banca Sella Nord Est
  • Flashbank
  • Friulcassa Cassa di Risparmio Regionale
  • MPS Banca per l’Impresa
  • Intesa Sanpaolo
  • Sanpaolo Banca dell’Adriatico
  • Sanpaolo Banco di Napoli
  • SelmaBipiemme Leasing
  • UniCredit Banca

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Se possiedo un immobile dato in affitto a terzi, posso installarvi un impianto con relativo contatore al fine di immettere energia in rete, anche se non ho nessun contatore a me intestato per ricevere energia in quel luogo?

Questa operazione è consentita, a patto che non si opti per un servizio di Scambio sul Posto.

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Posso installare un impianto fotovoltaico che produca più energia del mio fabbisogno?

È possibile (sempre entro i 200 kWp), anzi è certamente conveniente, ricordo che l’energia annua in eccesso viene considerata un credito utilizzabile negli anni seguenti in caso di scambio sul posto, altrimenti viene acquistata dalla compagnia elettrica.

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Se abito in un condominio, posso installare un impianto impegnando anche parti comuni?

Se gli altri condomini sono espressamente favorevoli, non c’è nessun problema.

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Posso realizzare due domande per uno stesso sito in due trimestri successivi?

Si può, ma non bisogna dimenticare che per lo scambio sul posto si può associare un solo impianto per ogni utenza elettrica.

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Per risparmiare, posso realizzare un impianto utilizzando parti già utilizzate in altre installazioni fotovoltaiche?

No, la legge parla chiaro, possono essere utilizzati solo componenti nuovi e in ogni caso non utilizzati in altri impianti.

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Una volta che il mio impianto è entrato in funzione, come comunico le letture al GSE?

Per comunicare le letture circa la produzione dell’impianto, basta accedere al portale messo a disposizione dal GSE stesso, tramite le credenziali fornite, ed è compito del titolare dell’impianto o del gestore locale della rete elettrica, a seconda degli accordi presi.

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Chi sono il gestore della rete locale e il distributore locale?

La risposta è più semplice di quanto possa sembrare la domanda.
Il gestore della rete locale è colui al quale è affidata la gestione della rete nella zona in cui è installato l’impianto interessato, ed è sempre a lui che vanno inviate le richieste di connessione e di fornitura dei contatori per lo scambio o la fornitura.
È il distributore locale invece che fornisce materialmente l’elettricità all’utente, e può coincidere con il gestore della rete nel caso sia il proprietario della rete stessa.

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Quando comincerei a ricevere effettivamente gli incentivi?

Non appena sarà stata stipulata la convenzione con il GSE, e l’impianto sarà in funzione, gli incentivi saranno calcolati e resi effettivi.

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Ogni quanto riceverò i pagamenti per l’energia prodotta?

Dal momento che il responsabile del servizio di misura invia i dati della misurazione, il pagamento viene effettuato con valuta all’ultimo giorno del mese seguente o, nel caso coincida con un festivo, nel primo giorno lavorativo successivo.
È utile ricordare che, con lo scambio sul posto, il pagamento avviene con cadenza bimestrale al superamento della soglia di 250 €, mentre negli altri casi avviene mensilmente e soglia minima di 250 € per impianti inferiori a 20 kWp e 500 € per quelli superiori.

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In che altri modi posso trarre guadagno con il mio impianto fotovoltaico?

Oltre ai pagamenti sopra citati, vi sono altre possibilità che rendono ancor più redditizi gli investimenti nel campo fotovoltaico, come il già trattato servizio di scambio sul posto, la cessione dell’energia prodotta al GSE nel rispetto della Delibera 280/07 o , se si ha una buona disponibilità di energia, venderla sul libero mercato a privati o grossisti con contratti bilaterali, e attraverso la borsa elettrica. Ovviamente se si tratta di un impianto con più di 200 kWp, non è possibile lo scambio sul posto.

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Cosa devo fare per poter ottenere gli incentivi?

Può sembrare un processo lungo e burocratico, ma basta seguire questa procedura di 3 semplici passi e sarà assicurato l’accesso agli incentivi:

  1. Il responsabile dell’impianto invia il progetto al gestore di rete richiedendo la connessione e indicando se si vuole instaurare un servizio di scambio sul posto (se < 200 kWp).
  2. Una volta ultimati i lavori di realizzazione dell’impianto se ne dà comunicazione al gestore di rete.
  3. Tassativamente entro 60 giorni da quando l’impianto è entrato in funzione si deve richiedere al GSE la tariffa associata alla proprio impianto (entro 90 giorni per gli impianti entrati in funzione tra il 1° gennaio 2005 e l’entrata in vigore della Delibera AEEG 90/07). E’ di essenziale importanza il rispetto di questi termini in quanto in caso contrario la possibilità di poter accedere agli incentivi verrebbe pregiudicata definitivamente.

Come già detto sopra, per l’interazione con gli utenti il GSE mette a disposizione il portale on-line a cui bisogna accedere inserendo le credenziali fornite dal GSE stesso.

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Come devo comportarmi per preparare la documentazione necessaria all’ottenimento degli incentivi e del premio per il consumo efficiente?

Basta utilizzare il portale del GSE inserendo tutti i dati richiesti nelle varie sezioni, se necessario con l’aiuto della guida disponibile nel medesimo sito; una volta effettuata la richiesta per gli incentivi, se se ne hanno i requisiti, è possibile richiedere anche il premio per l’uso efficiente dell’elettricità.

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A chi invio la richiesta per aver diritto agli incentivi e al premio aggiuntivo?

Seguendo le indicazioni del DM 19 febbraio 2007, tutta la documentazione deve essere inviata al GSE in un plico sigillato intestato “GSE – Incentivazione impianti fotovoltaici ai sensi dei DM 19 febbraio 2007” in Viale M.llo Pilsudski 92, 00197 Roma, tramite il servizio postale o consegnata a mano. Per il rispetto dei termini di scadenza, fa fede la data di ricevimento del plico da parte del GSE, il quale provvede ad apporla sulla documentazione.
Gli uffici del GSE sono aperti dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13 e dalle 13.30 alle 17.30.

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Dove posso vedere la documentazione per la richiesta?

La documentazione per la richiesta è disponibile sempre sul portale del GSE.

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Devo accompagnare la richiesta con una marca da bollo?

No, non è necessario.

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Nel modulo per la richiesta è presente l’espressione “Denominazione dell’impianto”, cosa significa?

Semplicemente si richiede il nome che il responsabile dell’impianto ha attribuito all’impianto stesso.

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Come rilevo la data in cui il mio impianto fotovoltaico entra in funzione?

È possibile stabilire l’entrata in funzione di un impianto semplicemente rilevando il momento in cui si riscontrano tutte le seguenti condizioni:

  • L’impianto è connesso alla rete elettrica tramite un collegamento in parallelo.
  • Tutti i contatori per l’energia prodotta, scambiata o ceduta sono correttamente installati.
  • I contratti di scambio o cessione di elettricità sono attivi.
  • Tutti gli eventuali obblighi circa le autorizzazioni relative all’acceso alle reti.

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Come posso fare per accedere al portale del GSE?

Basta solo iscriversi sul sito e si ricevono le credenziali, UserID e Password, per accedere al portale di servizi.

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Che documenti devo allegare alla richiesta di attribuzione della tariffa incentivata?

Come indicato nell’allegato 4 al DM del 19 febbraio 2007 e dalla Delibera AEEG 90/07, vanno allegati alla domanda i seguenti documenti:

  • documentazione finale di progetto dell’impianto, realizzato in conformità alla norma CEI-02, firmato da professionista o tecnico iscritto all’albo professionale; corredati di elaborati grafici di dettaglio e cinque fotografie dell’impianto fotovoltaico su supporto informatico;
  • scheda tecnica d’impianto;
  • elenco dei moduli e dei convertitori indicante marca, modello e numero di matricola;
  • certificato di collaudo dell’impianto;
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà autenticata firmata dal soggetto responsabile attestante quanto indicato al punto 5 dell’allegato 4 del DM 19 febbraio 2007;
  • copia della denuncia di apertura dell’officina elettrica (soltanto per impianti superiori a 20 kWp, Legge 13 maggio 1999, n. 133, art 10, commi 7 e 8).

Per quanto riguarda le autorizzazioni e la proprietà dell’immobile:

  • Dichiarazione di essere proprietario dell’immobile destinato alla installazione dell’impianto, ovvero autorizzazione alla installazione dell’impianto sottoscritta dal/i proprietario/i dell’immobile;
  • Copia del permesso di costruire ottenuto per la installazione dell’impianto, ovvero copia della denuncia di inizio attività. Qualora non sia necessario né il permesso di costruire, né la denuncia di inizio attività, esplicita dichiarazione in tal senso.

Per identificare in maniera univoca il punto di connessione dell’impianto alla rete elettrica e permettere la comunicazione delle misure necessarie al rilascio dell’incentivazione:

  • Copia della comunicazione con la quale il gestore della rete ha notificato al soggetto responsabile il codice identificativo di cui all’articolo 37, comma 37.1, della Deliberazione n. 111/06. (Qualora il codice identificativo di cui all’articolo 37, comma 37.1, della Deliberazione n. 111/06, non sia disponibile ai predetti fini le imprese distributrici forniscono un codice identificativo univocamente definito per impresa distributrice.

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È necessaria anche una fotocopia della mia carta d’identità in allegato alla richiesta?

, insieme alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà stampato dal sito del GSE.

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Devo allegare anche una copia del certificato di proprietà dell’immobile?

No, non è assolutamente necessario.

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Devo presentare un preventivo di spesa?

Non è richiesto.

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Posso farmi aiutare da un esperto in questo campo?

Certo, ma è necessario provvedere ad una delega scritta.

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In che modo devo compilare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà?

Il modulo per la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà può essere scaricato dal sito del GSE, e deve essere compilato attestando le seguenti informazioni indicate dal DPR 445/00:

  • la natura del soggetto responsabile;
  • la tipologia dell'intervento di realizzazione dell'impianto (nuova costruzione, potenziamento, rifacimento);
  • la conformità dell'impianto e dei relativi componenti ai requisiti dell'articolo 4 del DM 19 febbraio 2007;
  • la tipologia dell'impianto (non integrato, parzialmente integrato, integrato architettonicamente), nonché, qualora ne ricorra il caso, della specifica applicazione con riferimento all'art. 6, comma 4 (incremento 5%);
  • la data di entrata in esercizio;
  • se l'impianto opta per il regime di cessione in rete o di scambio sul posto;
  • di non incorrere in condizioni che comportano la non applicabilità o la non compatibilità con le tariffe incentivanti e con il premio legato alla certificazione energetica.

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Fino a quando sarà incentivata la produzione di energia rinnovabile?

Fino al raggiungimento dei prefissati 1200 MWp di potenza totale fra tutti gli impianti incentivati, dopodiché solo gli impianti entrati in funzione nei successivi 14 mesi potranno ancora richiedere l’accesso agli incentivi.

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Se avessi la necessità di fermare il mio impianto nei prossimi 20 anni, il gestore di rete può impedirmelo?

No, semplicemente per il Conto Energia, se l’impianto smette di produrre energia, smette anche di ricevere gli incentivi.

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