Piccole rinnovabili e mini cogenerazione, qualcosa cambia

Piccole rinnovabili e mini cogenerazione, qualcosa cambia

L'Autorità per l'Energia ha definito regole più semplici per lo scambio sul posto che verrà esteso a impianti fino a 200 kW di potenza. Per le rinnovabili servono i decreti attuativi. Novità anche sul credito.
A breve saranno più semplici le regole per la produzione di energia elettrica da piccoli impianti alimentati da fonti rinnovabili o da cogenerazione. Lo ha comunicato l'Autorità per l'Energia pubblicando il Testo integrato dello scambio sul posto (Tisp), con la deliberazione 74/08. L'obiettivo del provvedimento è di assicurare una maggiore trasparenza ed efficacia alla gestione del meccanismo che consente di immettere in rete l'energia elettrica prodotta (non immediatamente autoconsumata) e poi prelevarla per soddisfare i propri consumi in un tempo differito.
Con lo scambio sul posto, al termine di ogni anno, i produttori da piccoli impianti da rinnovabili o da cogenerazione potranno pagare esclusivamente la differenza tra quanto dovuto per l'energia consumata e la compensazione ottenuta per l'energia prodotta. Se il valore di mercato dell'energia immessa in rete supera il valore di mercato dell'energia prelevata, viene maturato un 'credito'.
Tuttavia con le nuove regole, operative dal prossimo 1° gennaio 2009, gli impianti coinvolti in questo meccanismo saranno anche quelli mini-cogenerativi ad alto rendimento con potenza fino a 200 kW e, non appena saranno emessi i decreti attuativi previsti dalla Legge finanziaria 2008, anche per gli impianti da fonti rinnovabili fino a 200 kW di potenza; fino ad allora la taglia per lo scambio sul posto da rinnovabili resterà per impianti fino a 20 kWp.
Rispetto al meccanismo attualmente in vigore si è stabilito che il servizio di scambio sul posto venga erogato dal Gestore del Sistema Elettrico (GSE) e non più dai distributori. Inoltre verrà gestito attraverso un portale informatico secondo modalità uniformi per tutto il sistema nazionale.
E' importante inoltre sottolineare che l'eventuale credito, nel caso di fonti rinnovabili, può essere utilizzato negli anni successivi senza più incorrere nel suo annullamento trascorsi tre anni, come invece previsto in precedenza. Per la mini cogenerazione, il produttore può scegliere se utilizzare l'eventuale credito negli anni successivi, al pari delle fonti rinnovabili, oppure incassarlo al termine dell'anno, ottenendo un compenso monetario.

Lunedì, 23 giugno 2008 | 2812 letture